Il CENTRO STUDI LAZZARO SPALLANZANI di Scandiano si è costituito nel 1992, ma operava già da alcuni anni in modo informale grazie al fattivo contributo di un comitato promotore e alla indispensabile e stretta collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune e della Biblioteca Comunale “G. Salvemini” di Scandiano. Le linee originali del progetto del Centro Studi furono indicate in un convegno dell’ 11 maggio 1986, ideato e condotto da Giorgio Prodi.
Il CENTRO STUDI si propone di:
- PROMUOVERE e favorire gli studi di storia della scienza intorno alla figura di Spallanzani e degli altri scienziati che hanno segnato la storia di Scandiano, influenzando in modo decisivo lo sviluppo della scienza italiana ed europea;
- SOLLECITARE l’incontro e la collaborazione di studiosi di diverse esperienze e discipline nell’ambito delle scienze umane, con particolare riferimento alla cultura contemporanea;
- DIVULGARE le scienze presso le scuole di ogni ordine e grado.
La casa natale di Lazzaro Spallanzani
Nell'attuale via Cesare Magati, un tempo via del castello, nella parte iniziale è situata la Casa natale dello scienziato Lazzaro Spallanzani che visivamente si presenta come una corte urbana divenuta palazzo.
La casa di proprietà dello studioso fu acquistata dalla Amministrazione Comunale di Scandiano nel 1982/83.
All'interno dell'edificio era conservato il museo privato di Lazzaro Spallanzani, venduto poi dal fratello Nicolò alla Municipalità di Reggio Emilia, nel 1799. La casa presenta due prospetti che guardano rispettivamente a nord e a sud, il primo sulla Piazza della Libertà, l'altro su via Magati che risulta essere più antico e si presenta armonicamente costituito da elementi architettonici barocchi.
L'ingresso principale, ad arco, è chiuso da una porta a doppio battente, all'interno della quale è ricavata per i pedoni una porticina dalle dimensioni ridotte.
La facciata si presenta armoniosamente proporzionata, decorata in modo sobrio ed elegante.
L'interno presenta una distribuzione planimetrica di origine cinquecentesca, costituito da due corpi simmetrici posti intorno alla corte interna, collegati tra loro da un loggiato e da una scala.
Al piano terra gli ambienti sono ora a disposizione dell'Amministrazione ad uso ufficio. Le uniche due stanze che hanno conservato l'impianto originario sono poste ai piani superiori ai quali si accede attraverso uno scalone. Salendo poi una scaletta di servizio si giunge all'altana, luogo dal quale è possibile spaziare con lo sguardo sull'intera Scandiano e specialmente sulla Rocca.
Particolare interesse rivestono i loggiati, in due ordini, che si affacciano sulla corte; essi sono costituiti da pilastri in muratura e archi a tutto sesto:
al primo piano l'arco poggia su capitelli dorico-romani, al secondo su capitelli ionico-corinzi.
Lo scalone interno, che si sviluppa su tre rampe, evidenzia ancora una volta elementi decorativi di origine barocca: pilastri con cornici finemente stuccate, parapetti balaustrati, corrimano decorati abbelliscono l'insieme, mentre presso i capiscala vi sono vasi e busti.