Centro Studi Lazzaro Spallanzani Promuovere Sollecitare Divulgare la Scienza

Mostra Eudiometri



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L'idea di ricostruire gli antichi strumenti della Chimica pneumatica del tardo '700 nasce dall'attività di ricerca del Centro Studi Lazzaro  Spallanzani sulle opere dello scienziato scandianese.
Le biografie più diffuse di Lazzaro Spallanzani, riportate nella pubblicistica epistemologica, presentano il ritratto di uno studioso che si è  segnalato soprattutto per importanti ricerche nel campo della biologia. In generale tutti gli altri lavori, che rendono conto della  poliedricità dello scienziato, sono considerati complementari, se non del tutto ignorati.
La pubblicazione del Chimico Esame degli esperimenti del sig. Gottling, nel 1796, pose invece in primo piano, agli occhi dell'intera  comunità scientifica europea, un' altra dimensione degli studi e delle ricerche di Spallanzani proprio nel momento in cui era molto forte  la controversia sulle recenti impostazioni date da Antoine Laurent Lavoisier alla chimica.  
La redazione del Chimico Esame nacque da innumerevoli esperienze eudiometriche, come emerge con grande evidenza dalla lettura dei quaderni di laboratorio di Spallanzani.
Si è voluto dare una rappresentazione completa per quanto riguarda i principi di funzionamento degli eudiometri costruiti nel XVIII sec.: ad aria nitrosa, ad aria infiammabile, a combustione di fosforo.  
Sono stati presi in considerazione i principali inventori italiani di strumenti: Felice Fontana, Marsilio Landriani, Alessandro Volta e  Giovanni Antonio Giobert.
Della ricca produzione di strumenti di studiosi stranieri del tempo, in particolare per quanto riguarda gli eudiometri ad aria nitrosa, si  sono ricostruiti l'eudiometro di Renè Louis Gérardin, poichè presenta soluzioni innovative dal punto di vista della manipolazione dei  campioni, anche se questo studioso non è da considerarsi tra i maggiori della Chimica pneumatica e l'eudiometro di Jan Ingen- Housz,   scienziato olandese che collaborò con Fontana.
Questa esposizione, che ha inaugurato le celebrazioni del bicentenario a partire dall'aprile 1998 con sede permanente presso il Centro Studi di Scandiano, si presenta con forti caratteri di affinità con il tema delle misure della qualità dell'aria.  

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La Chimica del ‘700


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"Nel nome di Lazzaro" - Ed. Pendragon

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Il 28 novembre 2014 il Centro Studi Spallanzani ha presentato il volume Nel nome di Lazzaro edito da Pendragon di Bologna. Il libro contiene i dodici saggi dei giovani ricercatori concorrenti al
Concorso Lazzaro Spallanzani.

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Il Falso Opsite

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A Scandiano, presso il cinema teatro, è andata in scena l’8 Ottobre 2013 e in replica per le scuole il giorno 9,  prodotta dal Centro Studi Lazzaro Spallanzani con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e la Provincia di Reggio Emilia,  la commedia “Il falso ospite”, opera in tre atti di autore anonimo stampata nel 1796, recuperata nel 1990 da un collezionista di libri, per la regia di Andrea Dalla Zanna.
Nel 2012 Il Centro Studi Lazzaro Spallanzani, venuto a conoscenza del  ritrovamento, ne promuove lo studio e la messa in scena, nel l’ambito delle celebrazioni del ventennio della fondazione dell’Istituto.
Al centro dell’opera la figura di uno dei padri della biologia moderna, Lazzaro Spallanzani. L’azione è ambientata a Scandiano nell’abitazione dello scienziato. L’intera vicenda è calata nelle suggestive atmosfere del mondo scientifico settecentesco.
L’intreccio ruota intorno alla calunnia e al processo di cui fu vittima celebre biologo per una presunta provenienza illecita delle produzioni del suo museo privato e si chiude con la clamorosa beffa con cui Spallazani smascherò i suoi calunniatori.
In concomitanza con la rappresentazione teatrale è stata allestita una mostra che illustra le fasi di realizzazione del progetto culturale TEATRO e che ha visto la partecipazione del Liceo Artistico “G. Chierici” di Reggio Emilia per la realizzazione delle scene e dell’attrezzeria e dell’Istituto Tecnico Industriale indirizzo Moda “L. Nobili” per i costumi femminili di scena. 


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Premio Lazzaro Spallanzani

Il Comune di Scandiano e il Centro Studi Lazzaro Spallanzani hanno bandito un concorso, nell'ambito delle celebrazioni per il ventennale dalla Fondazione, per l’assegnazione del premio “Lazzaro Spallanzani” a un’opera di saggistica avente come oggetto:

-  la scienza e gli scienziati del Settecento
-  gli scienziati scandianesi del XVIII secolo
-  le collezioni naturalistiche di rilevanza storica

Il concorso era rivolto a giovani studiosi di età non superiore a 35 anni.
La commissione giudicatrice, formata da 9 accademici e presieduta dal prof. Paolo Prodi ha ricevuto 12 elaborati dai quali è risultata vincitrice Rossella Baldi (classe 1980) frequentante l’Università di Neuchatel in Svizzera che ha presentato un saggio dal titolo Bisogna con la natura spiegar la scrittura: “Les cabinets de curiosités naturelles de Louis Burguet et d’Abraham Gagnebin” incentrato su raccolte naturalistiche svizzere sei-settecentesche.


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Il secondo premio è andato a Francesco Luzzini (classe 1977) con un saggio dal titolo “An unconfortable, yet wonderful journey. Antonio Vallisneri and his exploration of the Northern Appennes" che sulla base di un manoscritto inedito recentemente ritrovato presso l’Archivio di Stato di Reggio Emilia, ricostruisce il viaggio naturalistico condotto dallo scienziato Antonio Vallisneri sugli Appennini, da Scandiano alla Garfagnana (tratto da bologna2000.com).
Il terzo premio è andato ad Ilaria Bortolotti classe 1986) che ha presentato il saggio dal titolo “La sceltissima biblioteca di Luigi Ferdinando Marsili”, analisi approfondita della raccolta scientifica di inizio Settecento della Biblioteca dell’Istituto delle Scienze di Bologna,
La cerimonia di premiazione si è tenuta sabato 13 aprile a Scandiano presso la sala del Consiglio Comunale alla presenza del Sindaco Alessio Mammi, dell’Assessore Giulia Iotti e del Presidente del Centro Studi L. Spallanzani Bruno Cavalchi.

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